14 dicembre 2012

Sablés al tè matcha (抹茶) di Keiko Ishida
Keiko Ishida's matcha sablés




E chi è Keiko Ishida? A dirla tutta non lo so... (però fa tanto figo mettere un nome giappo e un paio di kanji nel titolo....) So solo che ha scritto un libro (che prima o poi dovrà essere mio) di ricette dolci giapponesi, con contaminazioni occidentali. Nell'anteprima del libro avevo intravisto questi sablés, o meglio, avevo intravisto la ricetta e mi aveva colpito: per prima cosa la quantità industriale di tè matcha e poi la bassa temperatura del forno. Non mi restava che prepararli e mangiarli. E impacchettarli.

12 dicembre 2012

Pizzette con sfoglia alla robiola
Pizza snacks



Appartengo a quella categoria di persone che non fanno pazzie per il Capodanno. Non è sempre stato così. Anni fa, quando ero più ggggiovane, il Capodanno era l'occasione e la scusa per fare baldoria e fare festa e non vedevo l'ora che arrivasse. Poi col passare degli anni la notte di San Silverstro è rimasta comunque un'occasione di trovarsi a mangiare e a brindare, ma senza quella frenesia di dover per forza trovare qualcosa di speciale da fare. Gli ultimi miei sansilvestri sono stati abbastanza tranquilli e poco sensazionali...


7 dicembre 2012

Marmellata di zucca e arancia
Pumpkin & orange marmalade





In questi giorni pre-apocalittici, in cui il governo traballa pericolosamente, la bestiaccia Imu gratta sulla porta, il freddo e la pioggia costanti per cui il cane è sempre fradicio e la biancheria non asciuga mai, il lavoro aumenta e i termini di pagamento si dilatano, i consumi calano - i regali idem - e pure le temperature, la neve scende e lo spread sale, l'umore oscilla ma l'appetito è stabile... beh... in questi giorni qui bisogna coccolarsi con qualcosa di buono.

2 dicembre 2012

Palets bretons
Palets bretons




Sono forse il mio primo pallino da quando ho il blog. Anzi forse mi sono entrati in testa ancora prima di iniziare a postare. Mi ricordo che ero a Francoforte, lavoravo in un ufficio all'11mo piano di un grattacielo della zona Niederrad. Palazzoni, grattacieli, uffici, bosco e autostrada. E un freddo barbino perché era novembre. E in ufficio non avevo niente da fare. Ma niente davvero. Il mio lavoro consisteva nell'aspettare che il videogioco di turno fosse pronto per la traduzione. Fino a quel momento,  si aspettava e si trovavano i modi di passare il tempo. Pagati. Mah... 

28 novembre 2012

Zuppa di lenticchie di Colfiorito con castagne e mele
Chestnut, apple & lentil soup




Uno degli svantaggi di essere stati tanto in giro per l'Italia e per il mondo è che anche gli amici sono rimasti sparpagliati qua e là. Chi per lavoro, chi per amore, chi perché è rimasto nel posto dove è nato: i miei amici abitano lontano da me. E per vedersi bisogna fare i numeri a colori, perché per mettere insieme in un paio di giorni tante vite diverse - con relativi impegni diversi, figli a carico, mariti, lavoro, ferie da prendere - è veramente un'impresa.

22 novembre 2012

Torta di riso, mele e rum
Rice, apple & rum cake



In genere io non sono mai soddisfatta di quello che faccio, trovo sempre qualcosa che non va, che non mi piace, che vorrei che fosse diverso. Sono sempre stata così, fino da piccola. Chissà da cosa dipende, non posso neanche dire di essere una perfezionista, anzi, direi che su tante cose sono molto superficiale e sbrigativa. Boh, sarò nata sotto la stella dei brontoloni...).

19 novembre 2012

Maccheroni napoletani con ragù di salsiccia e cialdine di Parmigiano
Pasta with sausage ragout and Parmesan chips




Su questo blog ci sono decisamente poche ricette di primi, che sono poi il mio piatto preferito. Pasta e risotti, soprattutto. Questo sugo è uno dei miei preferiti ed era ora che mi decidessi a metterlo sul blog. Non è il solito ragù perché, essendo presente solo la carne delle salsicce, ha un gusto più sapido del solito e più deciso.

14 novembre 2012

Muffin al cacao e pezzi di cioccolato
Cocoa and chunk chocolate muffins



In questo periodo ho poco tempo da dedicare al blog, nonostante abbia un sacco di idee che mi frullano in testa. Ho una lista di cose che vorrei fare che è lunghissima (soprattutto con l'avvicinarsi del Natale) ma il tempo mi manca. Un po' è colpa anche del tempo, sempre grigio e buio, con quella brutta luce bluastra che non invoglia a far fotografie. La cosa mi fa innervosire ma non posso farci niente. Del resto, se ho poco tempo per il blog significa che ho più lavoro ed essendo una libera professionista e considerati i chiari di luna del momento, meglio non lamentarsi. Assafà. E quindi oggi vi beccate questa ricetta da archivio.


6 novembre 2012

Gratin leggero di ananas e banana
Pineapple & banana gratin



Generalmente seguo sempre ricette collaudate per preparare i dolci, ma in questo caso ho improvvisato partendo dalla frutta che avevo in casa e dalla voglia di creare un gratin dolce. Ed è uno di quei casi in cui la pasticciatal'improvvisazione mi ha dato grande soddisfazione.

29 ottobre 2012

Calamarata con vongole veraci e zucchine
Calamarata with clams and zucchinis



Scrivo sempre che abito al mare, che vado a passeggiare in riva al mare, che vado a camminare nella pineta e poi vado a guardare il mare, l'odore del mare, il colore del mare, la sabbia del mare, il mare di qua, il mare di là. Sì ma… cucinare anche un po' di pesce di mare ogni tanto, no eh?

25 ottobre 2012

Ricetta di riciclo albumi n. 1
How to use up leftover egg whites #1




Ho un problema con il lievito. O meglio… ce l'avevo. Adesso l'ho risolto. Ogni volta che leggevo una ricetta di dolce che prevedeva 1 bustina intera di lievito mi si attorcigliava la lingua, perché mi sembrava già di sentire quello strano retrogusto fastidioso che il lievito chimico lascia normalmente nelle torte, in particolare se ne viene usata una bustina intera. Prima che pensiate che sono pazza, sappiate che anche nella mia famiglia c'è chi ha lo stesso "problema". Quindi, se non altro, non sono l'unica pazza.

22 ottobre 2012

Hamburger home-made n. 2: carne di manzo, Casolét e chutney di prugne
Home-made Burger #2: beef, Casolét cheese & plum chutney




Secondo appuntamento con la rubrica "Hamburger fatto in casa" (il primo lo trovate qui), questa volta con la ciccia. Non sono una grandissima consumatrice di carne, non lo sono mai stata. Nemmeno da piccola. Anzi, è sempre stato il mio incubo. Negli anni '70-'80 se un bambino rifiutava la carne era un problema perché la carne era considerata un alimento fondamentale per la crescita. Perciò ogni volta che a tavola si portavano scaloppine, cotolette o affini, a me spettava il famigerato e temuto "boccone dell'ubbidienza".

19 ottobre 2012

Frollini con farina di farro
Spelt flour cookies





In un altro post mi lamentavo degli svantaggi del lavoro da casa: vicini rumorosi e pettegoli, necessità di autodisciplinarsi al massimo, possibilità elevate di distrarsi in corso d'opera con Internet e i suoi deliri vari, assenza di contatti umani (al limite contatti canini, visto che il mio unico ed efficientissimo office assistant è un incrocio peloso tra cocker e spinone). Ma il lavoro da casa ha anche dei bei vantaggi.

15 ottobre 2012

Hamburger home-made n. 1: salmone e pepe rosa
Home-made Burger #1: salmon & pink peppercorn



Da quando ho visto il documentario Super Size Me non riesco più ad andarci nei fast-food. Prima ogni tanto capitava, quando stavamo in Germania, di mangiare un panino da McDonald's o da Burger King, nonostante poi rimanessi puntualmente un po' schifata (lacrimoni da coccodrillo!). Ma ora non ci vado più. E quindi il classico panino da fast-food me lo faccio in casa. Molto meglio.

12 ottobre 2012

Girelle di mele e noci pecan
Apple and pecan rolls




Le coincidenze. In questi giorni mi è capitato di sentirne diverse raccontate da amici o conoscenti, alcune sono capitate anche a me. A volte sono solo frutto della suggestione, a volte sono questione di sfortuna, a volte la coincidenza è così improbabile che è un po' come azzeccare il 6 al superenalotto.

8 ottobre 2012

Barrette energetiche all'orzo soffiato e cioccolato fondente
Puffed barley & dark chocolate bars



Una buona nuova abitudine del fine settimana è andare a passeggiare in pineta con cane e marito (magari in ordine inverso di priorità, se no qualcuno può offendersi). Una bella cosa, che a dire il vero dovrebbe essere estesa a tutti i giorni della settimana. Io poi, che lavoro a casa, devo obbligarmi a fare un po' di moto all'aria aperta per non rischiare di rimanere sepolta in casa, tra e-mail da rispondere, traduzioni, faccende domestiche e blog da portare avanti. 

3 ottobre 2012

Risotto alle pere con Primiero fresco e nocciole tostate
Pear risotto with Primiero fresco cheese and roasted hazelnuts




Non sono ancora entrata nel mood autunnale. Il tempo - sì - è diventato più instabile e ci sono già state delle belle piovute violente, le foglie sugli alberi hanno cambiato colore, la luce è diversa e il sole tramonta sul mare in un punto diverso da giugno, ma fino a ieri è stato così caldo e afoso che non mi sembra proprio di essere già ad ottobre.

1 ottobre 2012

Cake con farina integrale n. 1
Whole wheat cake with ricotta and raisins



Mi piace tantissimo sfogliare libri di ricette (ma che ve lo dico a fare)? Se chi mi legge ha un blog di cucina, penserà sicuramente che ho detto un'ovvietà. Il fatto è che a volte preferisco leggere un libro di cucina a un romanzo. Magari un libro di ricette senza foto e senza racconti a margine. Ricette e basta. Lista di ingredienti e descrizione della preparazione. Quest'estate mi sono portata un libro di cucina anche in spiaggia, con tanto di quadernino e penna per annotare eventuali idee.

27 settembre 2012

Spaghetti alla carbonara (vegana)
Vegan carbonara spaghetti




Mi rendo conto che si tratta di un controsenso. Un piatto come la carbonara che si basa sulle uova e sul formaggio non può essere preparato senza proteine animali. O meglio, può essere cucinato ma non si può chiamare carbonara. E invece vi dico che sono(siamo) rimasta(i) sorpresa(i) dal risultato. Vi assicuro che per gusto e consistenze (e aspetto) può passare a suo modo per una signora carbonara e soddisfare anche i palati più schizzinosi e meno inclini a provare ricette troppo dichiaratamente "veg-qualcosa".

26 settembre 2012

Torta povera di pane e cacao
Bread and cocoa cake




Quando ho letto il post di Patty sul suo contest, mi è subito venuto in mente il film che avrei voluto associare a una ricetta. Che poi è anche il mio film preferito. La gatta sul tetto che scotta, un film degli anni '50 con Paul Newmann e Liz Taylor. Mica attorucci qualsiasi. Però poi il piatto da associare non mi veniva. Ci ho pensato un sacco ma non mi è mai venuto in mente niente che potesse calzare. Poi l'illuminazione.

24 settembre 2012

Cous cous di farro con verdure, pinoli e pecorino
Spelt cous cous with veggies and pecorino cheese



Qualche mese fa ho ricevuto una mail che per oggetto aveva "Una nuova fan". Ammetto che mi piace un sacco ricevere mail che riguardano il blog e sapere di avere persone che mi leggono e che apprezzano o semplicemente seguono quello che faccio.

19 settembre 2012

Tortini dei 3 minuti e mezzo
3 minutes-and-a-half minicakes



Non c'è una cosa più antipatica (sì in realtà ce ne sono tante, ma questa è tra quelle :) di accorgersi la sera mentre si va a letto che non c'è niente per la colazione. Niente di niente. Neanche un pezzo di pane vecchio da scaldare nel forno, un pacchettino di biscotti dimenticati in dispensa. Qualcosa nel freezer da buttare in forno. Nada de nada. Neanche una briciola. Lo spauracchio di ogni food blogger (o meglio, a una vera food blogger forse non capita ;-)

17 settembre 2012

Crostata ai fagiolini, pomodorini e pesto
Savoury pie with tomatoes and green beans



La vita di chi lavora da casa sembra semplice. Ma non lo è. Per niente. Intanto bisogna essere molto disciplinati e darsi delle regole e degli orari. La tentazione di sedersi al computer in pigiama è forte. Ma bisogna essere convinti e costanti ed obbligarsi a lavarsi e vestirsi tutte le mattine, proprio come se si dovesse effettivamente uscire di casa per andare al lavoro. Anche perché, metti caso che quel cliente decidesse di chiamarti con Skype alle 9 di mattina per mostrarti delle cose in video… cosa fai?

13 settembre 2012

Torta di carote (trentina)
Carrot cake



In un'altra vita devo essere stata un animale. Probabilmente un incrocio tra un cane e un coniglio: il primo per il carattere e il secondo per l'alimentazione: mi piace tantissimo tutta la verdura e mi piace tantissimo sgranocchiare le carote. Il sapore della carota cruda, mangiata a morsi, mi riporta indietro nel tempo, a quando ero piccola e trascorrevo le estati in questo posto qui. La mia nonna aveva (e ha ancora) un bell'orticello e coltivava, tra l'altro, anche carote. Quindi capitava spesso che ci trovassimo nell'orto e che potessimo raccogliere qualche carota. Una lavata sotto l'acqua della fontana e… scranch scranch…

7 settembre 2012

Pennette integrali con pomodorini confit
Whole wheat pennette with confit cherry tomatoes



Il ricordo di Frau L. e della sua cucinetta da camper è ormai sbiadito. Quando ci siamo salutati e lei ci ha consegnato la cauzione (dopo essersi trattenuta ben 100 euro per la pulizia finale dei suoi sfavillanti 40 mq di seminterrato), ha addirittura accennato la lacrimuccia. Sarà che non mi affeziono facilmente e rapidamente, ma la sua commozione non mi ha assolutamente contagiato. Di solito per me le lacrime sono contagiose come lo sbadiglio (non vi dico la scena madre che ho fatto quando l'ex-padrone di Ciro ce lo ha "consegnato"…), però evidentemente in questo caso non c'era abbastanza empatia.

5 settembre 2012

Biscotti con fiocchi d'avena e anacardi + giveaway!
Oat flakes and cashew cookies



Quando ero in Thailandia non sapevo cosa mangiare a colazione. I biscotti sono una cosa da "europei" o "americani" e non si trovavano facilmente al supermercato. Intendo dire biscotti normali, non cremosi o pasticciati tipo gli Oreo (buoni ma troppo dolci per i miei gusti). E poi, anche volendo ripiegare su merendine o tortine, leggendo la lista degli ingredienti non c'era una cosa che non contenesse conservanti. Conservanti ovunque, anche nello yogurt. 

2 settembre 2012

Insalata di cavolo rosso
Red cabbage salad


C'era una volta un cucciolo di cane. Un meticcio nero con una macchia bianca sul petto. Un batuffolo di pelo. Un bambino lo vide e chiese a mamma e papà se poteva averlo e mamma e papà glielo presero. Ben presto si accorsero, però, che non si trattava di un tenero peluche ma di un animaletto in carne e ossa con delle esigenze proprie: doveva essere portato a spasso, coccolato, nutrito, spazzolato e la casa andava pulita più spesso.

5 agosto 2012

Insalata di barbabietola con germogli di crescione e more
Red beet carpaccio with garden cress and blackberries



Ho sempre odiato il  mese di agosto. In giro non c'è nessuno, le città sono deserte, i locali e i negozi chiudono, o fa un caldo assatanato o c'è un tempo assurdo e se vuoi farti un po' di vacanza ti fanno il pelo e il contro pelo. Nel paese di mare dove abitiamo noi (quando non siamo in giro per il mondo a fare i pellegrini) ad agosto ci metto una media di mezz'ora per comprare due fette di prosciutto al banco dei salumi perché nel piccolo supermercato si riversano chiassose comitive di turisti in costume e pareo che fanno le provviste per le proprie facanze toschkane ja. Sulla spiaggia non c'è un centimetro di sabbia libero, Lapo, Jacopo e Lorenzo schiamazzano selvaggiamente in acqua a venti decibel mentre i nonni li richiamano all'asciugamano per i'mmerendino. Agosto: il mese dell'insofferenza.

18 luglio 2012

Biscotti al cacao, noci e olio d'oliva
Cocoa, walnut and olive oil cookies



In questo ultimo periodo mi sono lamentata così tanto del caldo umido, afoso, soffocante, invocando il fresco e l'arietta, che sono stata abbondantemente accontentata. Mi sono vantata addirittura di congelarmi le braccine mentre leggo a letto... Beh, eccomi qui, il 18 luglio vestita con canottiera+camicia+maglia+giacca ad augurarmi che un colpo di coda di Minosse faccia arrivare un filino d'aria estiva anche quassù.


10 luglio 2012

Insalata di farro con pesto di avocado e pomodori
Avocado and tomato farro salad



Ho cantato vittoria troppo presto. Habemus internet! Sembrava dovessimo avere la connessione del secolo, la tecnologia wireless regina, la 4G, che in Italia forse non c'è ancora. Internet superveloce, una connessione che compri, ordini online, ti arriva comodamente a casa, colleghi alla rete elettrica e parte subito. Senza dover aspettare tecnici o tempi di allacciamento. Zac e tac. Sì, tutto questo in teoria. Nella realtà, la connessione funzionava a scatti e soooooolo mettendo il router con l'antenna fuori dalla porta, sopra la cassetta delle lettere, con il risultato che bisognava vivere costantemente con la porta socchiusa e con un ingombro di cavi e cavetti non indifferente.


29 giugno 2012

Smoothie yogurt, fragole e pesche piatte
Yogurt, strawberry and flat peach smoothie



Finalmente internet! Dopo più di due settimane sono di nuovo connessa alla blogosfera e posso ricominciare piano piano a postare (nonché a sbirciare sui vostri blog). Siete mai stati per un po' senza internet recentemente? Per quanto mi riguarda, mi sono resa conto di quanto ne sia dipendente. Al di là del blog, sono proprio abituata a navigare per qualsiasi cosa, posta elettronica, lettura dell'oroscopo, uno sguardo al meteo, un programma alla radio italiana...

12 giugno 2012

Torta di riso al cioccolato e nocciole
Chocolate and hazelnut rice cake



Sono tornata solo da una settimana e ho già i bagagli pronti di nuovo. I tre mesi in Estremo Oriente sono finiti. Sono tornata a casa dopo aver ferocemente lottato con una valigia verde ramarro di 28 kg che doveva al massimo pesarne 23. Sono sbarcata all'aeroporto di Firenze un martedì mattina, con un'arietta fresca e un sole caldo che mi pareva il paradiso. Purtroppo però la mia permanenza in Italia è limitata a due settimane. Le mie vacanze toscane - in realtà - sono solo il passaggio dalla vita di Bangkok alla vita di... Düsseldorf. Il mio lavoro thailandese continuerà da lì, dalla sede tedesca della ditta per cui lavoro. E quindi la Germania sarà di nuovo casa nostra. Per quanto non lo sappiamo; tutti - noi per primi - speriamo che finalmente questa sia la volta buona. Ma voi ci credete?

28 maggio 2012

L'esperienza thai per eccellenza: il mercato locale
A market tour



La mia esperienza thailandese è ormai agli sgoccioli. Tra una settimana, infatti, salirò su quell'aereo che, con un breve scalo a Zurigo, mi porterà di nuovo a casa. A dire la verità sono contenta: questi tre mesi sono stati pazzeschi però adesso credo di aver bisogno di tornare alla mia vita "europea". Sarà che sono invecchiata e non sono più quello spirito avventuroso di una volta, sarà che in queste ultime due settimane sono rimasta sola perché mio marito è rientrato in Italia prima di me e quindi ho voglia di andare da lui... sarà quello che sarà... fatto sta che sono un po' stufa.


21 maggio 2012

Calamari stesi, foglie di neem e cardamomo
(Re)discovering cardamom



Secondo episodio della serie Gita a Chanthaburi (episodio 1 qui e episodio 3 qui). Non è stata una gita granché pianificata (il nostro unico scopo era quello di fuggire dalla metropoli e respirare aria buona) e non mi ero informata sulle escursioni da fare al di fuori del resort: solo una volta arrivata lì ho capito che per fare vere e proprie escursioni ci voleva un mezzo proprio, perché ci trovavamo - come si dice - in the middle of nowhere. Campi e frutteti a perdita d'occhio, strade desolate e nessun negozio. Nessun mezzo pubblico. Va beh, poco male. Una passeggiata verso il mare ci può bastare. Abbiamo poche pretese.

13 maggio 2012

Aria pulita, rambutan e altre meraviglie
A fresh fruity escape from Bangkok



Dopo oltre due mesi di permanenza a Bangkok, mi sono resa conto che ci sono alcune cose che mi mancano tremendamente. E non mi riferisco alla nostalgia di casa, dei sapori italiani e di cose del genere (per trattare questo argomento mi servirebbero 3-4 post e comunque scadrei nel patetico-banale...). Mi riferisco a esigenze semplici e date normalmente per scontate, come il bisogno di respirare un po' di aria fresca (che non sia quella che esce dal condizionatore), di sentire un po' di vento sulla pelle (magari un po' frescolino, non stile aria-del-phon), di avere un po' di pelle d'oca (magari anche solo l'illusione), di respirare a pieni polmoni senza immettere necessariamente nelle vie respiratorie gas di scarico e altri agenti inquinanti di ignota natura, di fare una passeggiata nel verde (senza dover schivare le buche per terra e i fili elettrici tesi ad altezza uomo).

23 aprile 2012

Ode alla laab gai
How to survive without cooking



L'ho scritto anche nel mio profilo: la laab gai è uno dei miei piatti preferiti in assoluto: si litiga il primo posto con i trentinissimi strangolapreti e sorpassa di poco la pizza di scarola e gli spaghetti alle vongole in bianco. Insomma, in cima alla mia classifica personale di food c'è un clamoroso scontro Trentino-Thailandia.

11 aprile 2012

Bang Nampheung Floating Market
The importance of a good pronunciation



Prima di arrivare in Thailandia non sapevo cosa fosse un floating market, né mi ero mai posta il problema. Un mercato galleggiante è una forma di attività commerciale molto diffusa a Bangkok e dintorni. Questa zone è infatti ricca di canali e corsi d’acqua vari che consentono ai commercianti di spostarsi agilmente a bordo delle loro barchette portando con sé i prodotti da vendere e il necessario per cucinarli o prepararli in generale. Li possono commerciare direttamente dalla barchetta oppure “attraccare” alla propria bancarella fissa che è installata lungo il corso d’acqua.


8 aprile 2012

La casa degli spiriti
Happy East(er)



Ci sono due cose che i thailandesi temono: gli spiriti e il numero tredici. Hanno talmente tanta paura di questo numero che in ascensore, dopo il 12mo piano e prima del 14mo c'è il piano A. Gli spiriti, d'altra parte, sono al tempo stesso temuti e venerati e sono retaggio di antiche credenze animistiche. 

2 aprile 2012

Il menu della mia ignoranza (linguistica)
It's time to start learning Thai



Farsi consigliare da una collega thailandese un ristorante di pesce sul mare, relativamente vicino alla spiaggia, che sia carino e non la solita bettolina sotto casa ma pur sempre autentico, è abbastanza facile. Se poi la tua collega ti stampa anche la mappa di Google e ci scrive sopra le indicazioni da dare al taxista, arrivarci è altrettanto semplice. Ma se poi, una volta arrivati e preso posto a tavola, ci si accorge che il menù è scritto solo in thailandese, che non c'è un cameriere che parli l'inglese né un oriundo che possa fare da tramite, e che l'applicazione per cellulare Speak Thai è pressoché inutile in queste circostanze, beh allora le cose si complicano.


29 marzo 2012

Green Papaya Salad
Fast(-moving) street food



Da queste parti un pasto è quasi sempre sinonimo di street food. Sono pochi i thailandesi che cucinano a casa propria, mentre sono moltissimi quelli che ordinano la cena (o parte di essa) da una delle tante bancarelle piazzate sui marciapiedi delle strade di un quartiere qualsiasi di questa immensa città. In realtà, nella maggior parte dei casi definirle "bancarelle" non è propriamente esatto. Anzi, è quasi riduttivo.

27 marzo 2012

Le conseguenze di un acquazzone
It happens when it rains



Quando si gira per Bangkok, capita spesso di essere sorpresi da un acquazzone. Se non si è nel bel mezzo della stagione delle piogge (che inizia verso metà maggio), lo scroscio di pioggia può durare anche pochi minuti. Ma è quasi sempre sufficiente a scatenare il caos più feroce nel centro cittadino. Il traffico va letteralmente in tilt nel giro di pochi minuti e all'improvviso prendere un taxi può diventare un'impresa epica. E se si riesce a salire sul taxi, arrivare a destinazione in tempi umani può essere altrettanto arduo.


19 marzo 2012

Il miglior phad thai shri'
The best phad thai



Quando visito un paese nuovo o una città mai vista, quello a cui tengo di più che mi osssessiona è individuare quei luoghi in cui si può assaggiare la cucina del posto in maniera autentica. Un sacco di volte mi sono affidata alle guide turistiche che, tra le segnalazioni di tipo gastronomico hanno sempre da suggerirti un localino o una trattoria defilata, fuori dalle rotte turistiche, che propone piatti genuini e tradizionali con clientela esclusivamente locale.

13 marzo 2012

Bangkok: prime impressioni
Bangkok: first days




Ho toccato per la seconda volta nella mia vita il suolo thailandese un giovedì pomeriggio, dopo una decina di ore di volo trascorse abbastanza in fretta. Mi ha accolto un cielo bianco e coperto e un'afa fortissima. È difficile dire qual è la prima cosa che colpisce di questo paese. Probabilmente è l'odore che c'è nell'aria, un odore impossibile da descrivere e da dimenticare. Odore di lemon grass, di fritto, di gas di scarico, di riso al vapore e coriandolo, di strade sporche, di citronella, di umidità e papaya.

7 marzo 2012

Arrivederci Italia



Sono ancora qui (per poco)…

Ho vissuto all'estero diversi anni in un paese in cui la cultura del cibo corrisponde grosso modo alla cultura dell'alzarsi da tavola con la panza piena e senso di sazietà appagato (non a caso fino a poco tempo fa il cameriere al termine del pasto ti chiedeva Sind Sie satt? E' sazio? … mentre adesso chiedono Hat's geschmeckt? Le è piaciuto? ma i fatti non cambiano). Al di là dei gusti locali in fatto di cibo, che possono essere più o meno condivisibili, in Germania non esiste il concetto del "mangiar bene" inteso come "volersi bene a tavola" (come diceva mia nonna).

5 marzo 2012

Biscotti al cacao, mandorle e nocciole
Cocoa, almond and hazelnut cookies





Le partenze sono stressanti. Più che altro è l'operazione di chiudere casa ad essere estenuante. Svuota, butta, pulisci, sbrina, stacca, copri… è una catena di cose da fare che non si finisce più. Per fortuna lo stress viene stemperato dall'entusiasmo e dall'eccitazione della partenza, della novità, dell'inizio di una nuova avventura. Tra una valigia e l'altra, tra uno zaino da chiudere e un bagaglio a mano da alleggerire, non mi sono fatta mancare il tempo da dedicare a questa piccola creaturina che è il mio blog e a cui voglio tanto bene :-)

4 marzo 2012

Panino con cotto, caprino, carciofi e peperoncino
Sandwich with artichoke, ham, goat cheese and chilli powder



A volte anche un panino ha la sua dignità. Oltre ad essere un "piatto" veloce da preparare, è portatile e si può personalizzare in mille modi, provando tanti abbinamenti diversi, a cominciare dal tipo di pane (se magari è home made dà più soddisfazione). L'idea di questo panino l'ho rubata al bar del porticciolo dove andiamo spesso a fare un aperitivo, il sabato prima di pranzo. Il bar in sé non ha niente di esaltante (a parte il menù dei panini e degli schiaccini che sono strepitosi), ma è sul mare e nelle giornate serene, quando soffia un po' di maestralino, sedersi all'esterno e godersi il sole guardando passare le barche è una cosa molto piacevole.

1 marzo 2012

Biscotti ai muesli
Granola cookies


Non pensavo che l'operazione di svuotare la dispensa potesse diventare anche un esercizio di creatività. Eppure il fatto di recuperare un sacchettino di farina o, come in questo caso, un pacchettino di muesli avanzati, mette in moto un'inventiva e una motivazione che normalmente non ho. Creare una ricetta partendo da un solo ingrediente in quantità limitata può essere una vera e propria sfida. Divertente, tra l'altro. Se poi aggiungiamo il fatto che è un'operazione che punta al riciclo e quindi al non-buttar-via roba, ha anche un'utilità eco-domestica non indifferente.

29 febbraio 2012

Gelato al Puzzone di Moena con confettura di pomodori verdi
Puzzone cheese ice cream with green tomato jam



Una ricetta che stride un po'. Un gelato di formaggio??? Beh, non immaginatevi un gelato classico da passeggio, immaginatevelo piuttosto come uno stuzzicante fingerfood in bicchierini, per aprire un pranzo o una cena informale. Ma anche a conclusione di un pasto (del resto, il detto la bocca non è stracca se non sa di vacca mica l'ho inventato io…). Molte persone, infatti, amano mangiare formaggio per dessert, e se è accompagnato da una confettura o da miele ancora meglio.

27 febbraio 2012

Frollini con farina di riso
Rice flour cookies


Un altro capitolo della saga "Sbolognafarine". Ammetto che mi sono apprestata a fare questi biscotti con scarso entusiasmo. Quegli ultimi 280 g. di farina di riso rimasti mi stavano qua. Questa farina l'avevo usata diverse volte per fare muffin, torte, tortine, ma non mi aveva mai convinto. Ho sempre avuto la sensazione di sentirne un po' troppo il sapore e che mi fosse quasi indigesta. Sicuramente non sceglievo le ricette giuste, probabilmente erano solo esperimenti random. Non lo so. Fatto sta che dopo aver addentato il primo di questi frollini, ci sono rimasta male. Ma davvero la farina di riso può essere così buona?


24 febbraio 2012

Arancini express
Express arancini balls



Il fritto mi fa venire i sensi di colpa, manco fosse il demonio. Sarà perché quando si parla di salutismo le fritture sono fisse in cima alla lista di cose da evitare, sarà perché non usando la friggitrice, la cucina poi sa di rosticceria per un paio di giorni (anche pulendo a fondo le piastrelle e mettendo in lavastoviglie i pezzi della cappa), sarà quel che sarà, sensi di colpa o no… però il fritto è bbbbbono (si dice che fritto è buono tutto…)