28 maggio 2012

L'esperienza thai per eccellenza: il mercato locale
A market tour



La mia esperienza thailandese è ormai agli sgoccioli. Tra una settimana, infatti, salirò su quell'aereo che, con un breve scalo a Zurigo, mi porterà di nuovo a casa. A dire la verità sono contenta: questi tre mesi sono stati pazzeschi però adesso credo di aver bisogno di tornare alla mia vita "europea". Sarà che sono invecchiata e non sono più quello spirito avventuroso di una volta, sarà che in queste ultime due settimane sono rimasta sola perché mio marito è rientrato in Italia prima di me e quindi ho voglia di andare da lui... sarà quello che sarà... fatto sta che sono un po' stufa.


21 maggio 2012

Calamari stesi, foglie di neem e cardamomo
(Re)discovering cardamom



Secondo episodio della serie Gita a Chanthaburi (episodio 1 qui e episodio 3 qui). Non è stata una gita granché pianificata (il nostro unico scopo era quello di fuggire dalla metropoli e respirare aria buona) e non mi ero informata sulle escursioni da fare al di fuori del resort: solo una volta arrivata lì ho capito che per fare vere e proprie escursioni ci voleva un mezzo proprio, perché ci trovavamo - come si dice - in the middle of nowhere. Campi e frutteti a perdita d'occhio, strade desolate e nessun negozio. Nessun mezzo pubblico. Va beh, poco male. Una passeggiata verso il mare ci può bastare. Abbiamo poche pretese.

13 maggio 2012

Aria pulita, rambutan e altre meraviglie
A fresh fruity escape from Bangkok



Dopo oltre due mesi di permanenza a Bangkok, mi sono resa conto che ci sono alcune cose che mi mancano tremendamente. E non mi riferisco alla nostalgia di casa, dei sapori italiani e di cose del genere (per trattare questo argomento mi servirebbero 3-4 post e comunque scadrei nel patetico-banale...). Mi riferisco a esigenze semplici e date normalmente per scontate, come il bisogno di respirare un po' di aria fresca (che non sia quella che esce dal condizionatore), di sentire un po' di vento sulla pelle (magari un po' frescolino, non stile aria-del-phon), di avere un po' di pelle d'oca (magari anche solo l'illusione), di respirare a pieni polmoni senza immettere necessariamente nelle vie respiratorie gas di scarico e altri agenti inquinanti di ignota natura, di fare una passeggiata nel verde (senza dover schivare le buche per terra e i fili elettrici tesi ad altezza uomo).