Bangkok: prime impressioni Bangkok: first days

Ho toccato per la seconda volta nella mia vita il suolo thailandese un giovedì pomeriggio, dopo una decina di ore di volo trascorse abbastanza in fretta. Mi ha accolto un cielo bianco e coperto e un'afa fortissima. È difficile dire qual è la prima cosa che colpisce di questo paese. Probabilmente è l'odore che c'è nell'aria, un odore impossibile da descrivere e da dimenticare. Odore di lemon grass, di fritto, di gas di scarico, di riso al vapore e coriandolo, di strade sporche, di citronella, di umidità e papaya.

O forse sono i sorrisi, che ti accolgono appena scendi dall'aereo, spontanei e disinteressati. Girando un pochino per la città ti rendi conto che quando si descrive la Thailandia come la terra del sorriso non si tratta di una trovata pubblicitaria: la gente sorride davvero e lo fa come stile di vita. O i colori, del verde della vegetazione, dei frutti, delle mille bancarelle degli innumerevoli mercati.

Di sicuro, la cosa più interessante e che mi sta facendo letteralmente impazzire è il cibo. Un'esplosione di gusti, di consistenze, di sapori che è unica.

Sabato siamo stati al mercato Chatuchak Weekend Market, un'esperienza di shopping ma anche culinaria più unica che rara. Immaginatevi un mercato grande come sei campi da calcio, una bancarella attaccata all'altra, in alcuni punti sono coperte e il passaggio è così stretto e gli odori così forti che manca quasi il respiro. Per non parlare dell'afa pazzesca che c'è sempre, giorno e notte. Ma ne vale assolutamente la pena. Credetemi. Adesso però vi faccio assaggiare qualcosina di buono.

La spremuta di mandarini thai che vendono a 20 THB (meno di 50 centesimi) ad ogni angolo della città e di questo mercato, buonissima e ritemprante.

Polpettine di pesce con una salsa agrodolce e basilico fritto.

E poi una cosa spaziale, il riso glutinoso con mango, sticky rice with mango. Un dolce impossibile da riproporre in Italia purtroppo, perché il mango che si mangia in Thailandia è diverso, e il riso anche, e il latte di cocco pure. Intanto ve ne offro un pochino, vi va?

A presto, sawadikaaa