1 ottobre 2012

Cake con farina integrale n. 1
Whole wheat cake with ricotta and raisins



Mi piace tantissimo sfogliare libri di ricette (ma che ve lo dico a fare)? Se chi mi legge ha un blog di cucina, penserà sicuramente che ho detto un'ovvietà. Il fatto è che a volte preferisco leggere un libro di cucina a un romanzo. Magari un libro di ricette senza foto e senza racconti a margine. Ricette e basta. Lista di ingredienti e descrizione della preparazione. Quest'estate mi sono portata un libro di cucina anche in spiaggia, con tanto di quadernino e penna per annotare eventuali idee.

27 settembre 2012

Spaghetti alla carbonara (vegana)
Vegan carbonara spaghetti




Mi rendo conto che si tratta di un controsenso. Un piatto come la carbonara che si basa sulle uova e sul formaggio non può essere preparato senza proteine animali. O meglio, può essere cucinato ma non si può chiamare carbonara. E invece vi dico che sono(siamo) rimasta(i) sorpresa(i) dal risultato. Vi assicuro che per gusto e consistenze (e aspetto) può passare a suo modo per una signora carbonara e soddisfare anche i palati più schizzinosi e meno inclini a provare ricette troppo dichiaratamente "veg-qualcosa".

26 settembre 2012

Torta povera di pane e cacao
Bread and cocoa cake




Quando ho letto il post di Patty sul suo contest, mi è subito venuto in mente il film che avrei voluto associare a una ricetta. Che poi è anche il mio film preferito. La gatta sul tetto che scotta, un film degli anni '50 con Paul Newmann e Liz Taylor. Mica attorucci qualsiasi. Però poi il piatto da associare non mi veniva. Ci ho pensato un sacco ma non mi è mai venuto in mente niente che potesse calzare. Poi l'illuminazione.

24 settembre 2012

Cous cous di farro con verdure, pinoli e pecorino
Spelt cous cous with veggies and pecorino cheese



Qualche mese fa ho ricevuto una mail che per oggetto aveva "Una nuova fan". Ammetto che mi piace un sacco ricevere mail che riguardano il blog e sapere di avere persone che mi leggono e che apprezzano o semplicemente seguono quello che faccio.

19 settembre 2012

Tortini dei 3 minuti e mezzo
3 minutes-and-a-half minicakes



Non c'è una cosa più antipatica (sì in realtà ce ne sono tante, ma questa è tra quelle :) di accorgersi la sera mentre si va a letto che non c'è niente per la colazione. Niente di niente. Neanche un pezzo di pane vecchio da scaldare nel forno, un pacchettino di biscotti dimenticati in dispensa. Qualcosa nel freezer da buttare in forno. Nada de nada. Neanche una briciola. Lo spauracchio di ogni food blogger (o meglio, a una vera food blogger forse non capita ;-)

17 settembre 2012

Crostata ai fagiolini, pomodorini e pesto
Savoury pie with tomatoes and green beans



La vita di chi lavora da casa sembra semplice. Ma non lo è. Per niente. Intanto bisogna essere molto disciplinati e darsi delle regole e degli orari. La tentazione di sedersi al computer in pigiama è forte. Ma bisogna essere convinti e costanti ed obbligarsi a lavarsi e vestirsi tutte le mattine, proprio come se si dovesse effettivamente uscire di casa per andare al lavoro. Anche perché, metti caso che quel cliente decidesse di chiamarti con Skype alle 9 di mattina per mostrarti delle cose in video… cosa fai?

13 settembre 2012

Torta di carote (trentina)
Carrot cake



In un'altra vita devo essere stata un animale. Probabilmente un incrocio tra un cane e un coniglio: il primo per il carattere e il secondo per l'alimentazione: mi piace tantissimo tutta la verdura e mi piace tantissimo sgranocchiare le carote. Il sapore della carota cruda, mangiata a morsi, mi riporta indietro nel tempo, a quando ero piccola e trascorrevo le estati in questo posto qui. La mia nonna aveva (e ha ancora) un bell'orticello e coltivava, tra l'altro, anche carote. Quindi capitava spesso che ci trovassimo nell'orto e che potessimo raccogliere qualche carota. Una lavata sotto l'acqua della fontana e… scranch scranch…

7 settembre 2012

Pennette integrali con pomodorini confit
Whole wheat pennette with confit cherry tomatoes



Il ricordo di Frau L. e della sua cucinetta da camper è ormai sbiadito. Quando ci siamo salutati e lei ci ha consegnato la cauzione (dopo essersi trattenuta ben 100 euro per la pulizia finale dei suoi sfavillanti 40 mq di seminterrato), ha addirittura accennato la lacrimuccia. Sarà che non mi affeziono facilmente e rapidamente, ma la sua commozione non mi ha assolutamente contagiato. Di solito per me le lacrime sono contagiose come lo sbadiglio (non vi dico la scena madre che ho fatto quando l'ex-padrone di Ciro ce lo ha "consegnato"…), però evidentemente in questo caso non c'era abbastanza empatia.

5 settembre 2012

Biscotti con fiocchi d'avena e anacardi + giveaway!
Oat flakes and cashew cookies



Quando ero in Thailandia non sapevo cosa mangiare a colazione. I biscotti sono una cosa da "europei" o "americani" e non si trovavano facilmente al supermercato. Intendo dire biscotti normali, non cremosi o pasticciati tipo gli Oreo (buoni ma troppo dolci per i miei gusti). E poi, anche volendo ripiegare su merendine o tortine, leggendo la lista degli ingredienti non c'era una cosa che non contenesse conservanti. Conservanti ovunque, anche nello yogurt. 

2 settembre 2012

Insalata di cavolo rosso
Red cabbage salad


C'era una volta un cucciolo di cane. Un meticcio nero con una macchia bianca sul petto. Un batuffolo di pelo. Un bambino lo vide e chiese a mamma e papà se poteva averlo e mamma e papà glielo presero. Ben presto si accorsero, però, che non si trattava di un tenero peluche ma di un animaletto in carne e ossa con delle esigenze proprie: doveva essere portato a spasso, coccolato, nutrito, spazzolato e la casa andava pulita più spesso.

5 agosto 2012

Insalata di barbabietola con germogli di crescione e more
Red beet carpaccio with garden cress and blackberries



Ho sempre odiato il  mese di agosto. In giro non c'è nessuno, le città sono deserte, i locali e i negozi chiudono, o fa un caldo assatanato o c'è un tempo assurdo e se vuoi farti un po' di vacanza ti fanno il pelo e il contro pelo. Nel paese di mare dove abitiamo noi (quando non siamo in giro per il mondo a fare i pellegrini) ad agosto ci metto una media di mezz'ora per comprare due fette di prosciutto al banco dei salumi perché nel piccolo supermercato si riversano chiassose comitive di turisti in costume e pareo che fanno le provviste per le proprie facanze toschkane ja. Sulla spiaggia non c'è un centimetro di sabbia libero, Lapo, Jacopo e Lorenzo schiamazzano selvaggiamente in acqua a venti decibel mentre i nonni li richiamano all'asciugamano per i'mmerendino. Agosto: il mese dell'insofferenza.

18 luglio 2012

Biscotti al cacao, noci e olio d'oliva
Cocoa, walnut and olive oil cookies



In questo ultimo periodo mi sono lamentata così tanto del caldo umido, afoso, soffocante, invocando il fresco e l'arietta, che sono stata abbondantemente accontentata. Mi sono vantata addirittura di congelarmi le braccine mentre leggo a letto... Beh, eccomi qui, il 18 luglio vestita con canottiera+camicia+maglia+giacca ad augurarmi che un colpo di coda di Minosse faccia arrivare un filino d'aria estiva anche quassù.


10 luglio 2012

Insalata di farro con pesto di avocado e pomodori
Avocado and tomato farro salad



Ho cantato vittoria troppo presto. Habemus internet! Sembrava dovessimo avere la connessione del secolo, la tecnologia wireless regina, la 4G, che in Italia forse non c'è ancora. Internet superveloce, una connessione che compri, ordini online, ti arriva comodamente a casa, colleghi alla rete elettrica e parte subito. Senza dover aspettare tecnici o tempi di allacciamento. Zac e tac. Sì, tutto questo in teoria. Nella realtà, la connessione funzionava a scatti e soooooolo mettendo il router con l'antenna fuori dalla porta, sopra la cassetta delle lettere, con il risultato che bisognava vivere costantemente con la porta socchiusa e con un ingombro di cavi e cavetti non indifferente.


29 giugno 2012

Smoothie yogurt, fragole e pesche piatte
Yogurt, strawberry and flat peach smoothie



Finalmente internet! Dopo più di due settimane sono di nuovo connessa alla blogosfera e posso ricominciare piano piano a postare (nonché a sbirciare sui vostri blog). Siete mai stati per un po' senza internet recentemente? Per quanto mi riguarda, mi sono resa conto di quanto ne sia dipendente. Al di là del blog, sono proprio abituata a navigare per qualsiasi cosa, posta elettronica, lettura dell'oroscopo, uno sguardo al meteo, un programma alla radio italiana...

12 giugno 2012

Torta di riso al cioccolato e nocciole
Chocolate and hazelnut rice cake



Sono tornata solo da una settimana e ho già i bagagli pronti di nuovo. I tre mesi in Estremo Oriente sono finiti. Sono tornata a casa dopo aver ferocemente lottato con una valigia verde ramarro di 28 kg che doveva al massimo pesarne 23. Sono sbarcata all'aeroporto di Firenze un martedì mattina, con un'arietta fresca e un sole caldo che mi pareva il paradiso. Purtroppo però la mia permanenza in Italia è limitata a due settimane. Le mie vacanze toscane - in realtà - sono solo il passaggio dalla vita di Bangkok alla vita di... Düsseldorf. Il mio lavoro thailandese continuerà da lì, dalla sede tedesca della ditta per cui lavoro. E quindi la Germania sarà di nuovo casa nostra. Per quanto non lo sappiamo; tutti - noi per primi - speriamo che finalmente questa sia la volta buona. Ma voi ci credete?

28 maggio 2012

L'esperienza thai per eccellenza: il mercato locale
A market tour



La mia esperienza thailandese è ormai agli sgoccioli. Tra una settimana, infatti, salirò su quell'aereo che, con un breve scalo a Zurigo, mi porterà di nuovo a casa. A dire la verità sono contenta: questi tre mesi sono stati pazzeschi però adesso credo di aver bisogno di tornare alla mia vita "europea". Sarà che sono invecchiata e non sono più quello spirito avventuroso di una volta, sarà che in queste ultime due settimane sono rimasta sola perché mio marito è rientrato in Italia prima di me e quindi ho voglia di andare da lui... sarà quello che sarà... fatto sta che sono un po' stufa.


21 maggio 2012

Calamari stesi, foglie di neem e cardamomo
(Re)discovering cardamom



Secondo episodio della serie Gita a Chanthaburi (episodio 1 qui e episodio 3 qui). Non è stata una gita granché pianificata (il nostro unico scopo era quello di fuggire dalla metropoli e respirare aria buona) e non mi ero informata sulle escursioni da fare al di fuori del resort: solo una volta arrivata lì ho capito che per fare vere e proprie escursioni ci voleva un mezzo proprio, perché ci trovavamo - come si dice - in the middle of nowhere. Campi e frutteti a perdita d'occhio, strade desolate e nessun negozio. Nessun mezzo pubblico. Va beh, poco male. Una passeggiata verso il mare ci può bastare. Abbiamo poche pretese.

13 maggio 2012

Aria pulita, rambutan e altre meraviglie
A fresh fruity escape from Bangkok



Dopo oltre due mesi di permanenza a Bangkok, mi sono resa conto che ci sono alcune cose che mi mancano tremendamente. E non mi riferisco alla nostalgia di casa, dei sapori italiani e di cose del genere (per trattare questo argomento mi servirebbero 3-4 post e comunque scadrei nel patetico-banale...). Mi riferisco a esigenze semplici e date normalmente per scontate, come il bisogno di respirare un po' di aria fresca (che non sia quella che esce dal condizionatore), di sentire un po' di vento sulla pelle (magari un po' frescolino, non stile aria-del-phon), di avere un po' di pelle d'oca (magari anche solo l'illusione), di respirare a pieni polmoni senza immettere necessariamente nelle vie respiratorie gas di scarico e altri agenti inquinanti di ignota natura, di fare una passeggiata nel verde (senza dover schivare le buche per terra e i fili elettrici tesi ad altezza uomo).

23 aprile 2012

Ode alla laab gai
How to survive without cooking



L'ho scritto anche nel mio profilo: la laab gai è uno dei miei piatti preferiti in assoluto: si litiga il primo posto con i trentinissimi strangolapreti e sorpassa di poco la pizza di scarola e gli spaghetti alle vongole in bianco. Insomma, in cima alla mia classifica personale di food c'è un clamoroso scontro Trentino-Thailandia.

11 aprile 2012

Bang Nampheung Floating Market
The importance of a good pronunciation



Prima di arrivare in Thailandia non sapevo cosa fosse un floating market, né mi ero mai posta il problema. Un mercato galleggiante è una forma di attività commerciale molto diffusa a Bangkok e dintorni. Questa zone è infatti ricca di canali e corsi d’acqua vari che consentono ai commercianti di spostarsi agilmente a bordo delle loro barchette portando con sé i prodotti da vendere e il necessario per cucinarli o prepararli in generale. Li possono commerciare direttamente dalla barchetta oppure “attraccare” alla propria bancarella fissa che è installata lungo il corso d’acqua.


8 aprile 2012

La casa degli spiriti
Happy East(er)



Ci sono due cose che i thailandesi temono: gli spiriti e il numero tredici. Hanno talmente tanta paura di questo numero che in ascensore, dopo il 12mo piano e prima del 14mo c'è il piano A. Gli spiriti, d'altra parte, sono al tempo stesso temuti e venerati e sono retaggio di antiche credenze animistiche. 

2 aprile 2012

Il menu della mia ignoranza (linguistica)
It's time to start learning Thai



Farsi consigliare da una collega thailandese un ristorante di pesce sul mare, relativamente vicino alla spiaggia, che sia carino e non la solita bettolina sotto casa ma pur sempre autentico, è abbastanza facile. Se poi la tua collega ti stampa anche la mappa di Google e ci scrive sopra le indicazioni da dare al taxista, arrivarci è altrettanto semplice. Ma se poi, una volta arrivati e preso posto a tavola, ci si accorge che il menù è scritto solo in thailandese, che non c'è un cameriere che parli l'inglese né un oriundo che possa fare da tramite, e che l'applicazione per cellulare Speak Thai è pressoché inutile in queste circostanze, beh allora le cose si complicano.


29 marzo 2012

Green Papaya Salad
Fast(-moving) street food



Da queste parti un pasto è quasi sempre sinonimo di street food. Sono pochi i thailandesi che cucinano a casa propria, mentre sono moltissimi quelli che ordinano la cena (o parte di essa) da una delle tante bancarelle piazzate sui marciapiedi delle strade di un quartiere qualsiasi di questa immensa città. In realtà, nella maggior parte dei casi definirle "bancarelle" non è propriamente esatto. Anzi, è quasi riduttivo.

27 marzo 2012

Le conseguenze di un acquazzone
It happens when it rains



Quando si gira per Bangkok, capita spesso di essere sorpresi da un acquazzone. Se non si è nel bel mezzo della stagione delle piogge (che inizia verso metà maggio), lo scroscio di pioggia può durare anche pochi minuti. Ma è quasi sempre sufficiente a scatenare il caos più feroce nel centro cittadino. Il traffico va letteralmente in tilt nel giro di pochi minuti e all'improvviso prendere un taxi può diventare un'impresa epica. E se si riesce a salire sul taxi, arrivare a destinazione in tempi umani può essere altrettanto arduo.


19 marzo 2012

Il miglior phad thai shri'
The best phad thai



Quando visito un paese nuovo o una città mai vista, quello a cui tengo di più che mi osssessiona è individuare quei luoghi in cui si può assaggiare la cucina del posto in maniera autentica. Un sacco di volte mi sono affidata alle guide turistiche che, tra le segnalazioni di tipo gastronomico hanno sempre da suggerirti un localino o una trattoria defilata, fuori dalle rotte turistiche, che propone piatti genuini e tradizionali con clientela esclusivamente locale.

13 marzo 2012

Bangkok: prime impressioni
Bangkok: first days




Ho toccato per la seconda volta nella mia vita il suolo thailandese un giovedì pomeriggio, dopo una decina di ore di volo trascorse abbastanza in fretta. Mi ha accolto un cielo bianco e coperto e un'afa fortissima. È difficile dire qual è la prima cosa che colpisce di questo paese. Probabilmente è l'odore che c'è nell'aria, un odore impossibile da descrivere e da dimenticare. Odore di lemon grass, di fritto, di gas di scarico, di riso al vapore e coriandolo, di strade sporche, di citronella, di umidità e papaya.

7 marzo 2012

Arrivederci Italia



Sono ancora qui (per poco)…

Ho vissuto all'estero diversi anni in un paese in cui la cultura del cibo corrisponde grosso modo alla cultura dell'alzarsi da tavola con la panza piena e senso di sazietà appagato (non a caso fino a poco tempo fa il cameriere al termine del pasto ti chiedeva Sind Sie satt? E' sazio? … mentre adesso chiedono Hat's geschmeckt? Le è piaciuto? ma i fatti non cambiano). Al di là dei gusti locali in fatto di cibo, che possono essere più o meno condivisibili, in Germania non esiste il concetto del "mangiar bene" inteso come "volersi bene a tavola" (come diceva mia nonna).

5 marzo 2012

Biscotti al cacao, mandorle e nocciole
Cocoa, almond and hazelnut cookies





Le partenze sono stressanti. Più che altro è l'operazione di chiudere casa ad essere estenuante. Svuota, butta, pulisci, sbrina, stacca, copri… è una catena di cose da fare che non si finisce più. Per fortuna lo stress viene stemperato dall'entusiasmo e dall'eccitazione della partenza, della novità, dell'inizio di una nuova avventura. Tra una valigia e l'altra, tra uno zaino da chiudere e un bagaglio a mano da alleggerire, non mi sono fatta mancare il tempo da dedicare a questa piccola creaturina che è il mio blog e a cui voglio tanto bene :-)

4 marzo 2012

Panino con cotto, caprino, carciofi e peperoncino
Sandwich with artichoke, ham, goat cheese and chilli powder



A volte anche un panino ha la sua dignità. Oltre ad essere un "piatto" veloce da preparare, è portatile e si può personalizzare in mille modi, provando tanti abbinamenti diversi, a cominciare dal tipo di pane (se magari è home made dà più soddisfazione). L'idea di questo panino l'ho rubata al bar del porticciolo dove andiamo spesso a fare un aperitivo, il sabato prima di pranzo. Il bar in sé non ha niente di esaltante (a parte il menù dei panini e degli schiaccini che sono strepitosi), ma è sul mare e nelle giornate serene, quando soffia un po' di maestralino, sedersi all'esterno e godersi il sole guardando passare le barche è una cosa molto piacevole.

1 marzo 2012

Biscotti ai muesli
Granola cookies


Non pensavo che l'operazione di svuotare la dispensa potesse diventare anche un esercizio di creatività. Eppure il fatto di recuperare un sacchettino di farina o, come in questo caso, un pacchettino di muesli avanzati, mette in moto un'inventiva e una motivazione che normalmente non ho. Creare una ricetta partendo da un solo ingrediente in quantità limitata può essere una vera e propria sfida. Divertente, tra l'altro. Se poi aggiungiamo il fatto che è un'operazione che punta al riciclo e quindi al non-buttar-via roba, ha anche un'utilità eco-domestica non indifferente.