La mia esperienza thailandese è ormai agli sgoccioli. Tra una settimana, infatti, salirò su quell'aereo che, con un breve scalo a Zurigo, mi porterà di nuovo a casa. A dire la verità sono contenta: questi tre mesi sono stati pazzeschi però adesso credo di aver bisogno di tornare alla mia vita "europea". Sarà che sono invecchiata e non sono più quello spirito avventuroso di una volta, sarà che in queste ultime due settimane sono rimasta sola perché mio marito è rientrato in Italia prima di me e quindi ho voglia di andare da lui... sarà quello che sarà... fatto sta che sono un po' stufa.
Come promesso proseguo con il terzo e ultimo capitolo della serie "Gita a Chanthaburi", viaggio che ho strizzato bene bene per farne uscire tre racconti. Se dovessi consigliare una cosa da vedere e da provare assolutamente in Thailandia - una cosa su tutte - credo che suggerirei di fare un giro in un qualsiasi mercato locale. Come ho già detto più volte si trovano a qualsiasi ora del giorno e in qualsiasi angolo della città o lungo le strade.
Innanzitutto questo tipo di mercati sono fatti ad uso e consumo dei thailandesi, quindi sono autentici al 100%. Non ci sono finzioni o cose fatte apposta per i farang, tutto è esclusivamente e genuinamente thai. A cominciare dagli ingredienti che ci trovate, la maggior parte dei quali - se non avete una guida che vi aiuta - non riuscirete mai a sapere cosa sono. Dal modo in cui sono esposte le cose, gli ingredienti, la carne, il pesce... modi che sono completamente diversi da tutto ciò a cui siete stati abituati. Dagli odori, fortissimi, per qualcuno anche insopportabili a volte (a mio personale giudizio soprattutto quando si passa vicino a una bancarella che vende carne di maiale....)
Ricordatevi - e questo può essere un consiglio valido in generale - di indossare sempre scarpe chiuse perché noi quando siamo stati in questo mercato avevamo gli infradito e se fate caso alle condizioni del terreno, vi potrete anche immaginare in che condizioni (e di che colore) avevamo i piedi alla fine del giretto.
Questo giro al mercato è nato così. Sula, la chef tuttofare del resort Faasai, di cui ho messo il link nella prima puntata, doveva andare al mercato a fare la spesa per la sua cucina, e sapendo che io volevo comprare quelle benedette spezie per fare il brodo alla chanthaburese ci ha caricati sul retro del pickup e ci ha scarrozzati al mercato. Ci ha scaricato, ci ha dato un'ora di tempo per gironzolare da soli e poi siamo tornati indietro. Ecco cosa abbiamo visto.
Questa è la foto coi colori originali (quella sopra è un po' modificata), ma come potete vedere i colori di questo mercato sono molto vivaci. Da notare cosa c'è per terra...
Il peperoncino, il re degli ingredienti al mercato, da notare la quantità che ne acquista la massaia thailandese di Chanthaburi.
Colori...
Litchi, 1,5 euro al kilo.
Calamari, 3,7 euro al kilo.
Dim sum arcobaleno
Strano pesce
Un po' di verdura strana...
... e la nostra cara Sula che ci mostra uno dei suoi acquisti mentre sfrecciamo sul pickup, di ritorno dal giretto.
I tuoi post sulla thailandia son così belli che mi appaganao quasi come se fossi là anche io. Decisamente un buon inizio di giornata con i colori del mercato...Grazie!
RispondiEliminaCiao chiarina, sono contenta di averti fatto iniziare bene la giornata :-)))
EliminaMari, mi porteresti a casa una tonnellata di spezie?! :-) Buon rientro a casa, un pò di sana pastasciutta ogni tanto ci vuole... Bacioni (PS: reportage come al solito bellissimo)
RispondiEliminaCerto, sarà fatto ;-))))
EliminaSono già passati tre mesi...?
RispondiEliminaE la tua prossima avventura? Sai che ti invidio un pochino?
ps. mi puoi portare uno dei quei DUM SIN coloratissimi?
Un abbraccio mia cara e buon rientro.
Sicuramente tutti questi colori ti mancheranno ma immagino la voglia di rientrare e di tornare a dei ritmi e temperature normali. Vorrei sapere chi si è comprato quel sacchettone di peperoncini?! ;)
RispondiEliminaOgnuna delle foto che posti da quando sei partita mi mette una tale curiosità... deve essere fantastico immergersi in una nuova cultura, ma sono contenta di sapere che torni e che magari potrò leggerti più spesso perchè il tuo blog è fra i primi che ho scoperto e fra i miei preferiti in assoluto.
RispondiEliminaCaspita! Il tempo vola!!Allora Buon rientro in Italia!!
RispondiEliminaP.S. lo strano pesce è in realtà un artropode,un lontano parente dei ragni, si chiama limulo, è un esempio di fossile vivente in quanto non ha subito nessuna evoluzione in milioni di anni...non sapevo si mangiasse! Chissà che sapore ha!!
A presto.
Daria.
eh eh ...il richiamo della “foresta“ si fa sentire ^____^ i mercati sono sempre nella mia lista di cose da vedere e in Asia sono una scoperta perchè come dici tu spesso sono genuini. Buon rientro!
RispondiEliminaanche se stai per tornare approfitto per farti un invito naturalmente se ne avrai voglia. Diverso tempo fa ho creato un gruppo su fb dove inaspettatamente si è creta una grandissima condivisione tra persone che amano i viaggi e che sono interessate a conoscere il mondo. Ci si scambiano informazioni di viaggio, consigli, si condividono foto e link (solo come arricchimento di una discussione e non per pubblicità) Ci sono in piedi varie iniziative, si può essere esperto di..., si può chiacchierare tra amici sulle nostre preferenze ed emozioni quando siamo fuori della nostra città e tanto ancora. Ora ho fatto un documento dedicato a chi vive all'estero perchè da loro si può imparare molto. Gli occhi di chi vive stabilmente in un posto sono diversi da un turista! Tutto questo per dirti se hai voglia ci trovi in "consigli di viaggio"
RispondiEliminache bel viaggio ci hai regalato!
RispondiEliminaChe meraviglia! Pensa, io mi sto preparando per un viaggio in Thailandia la settimana prossima e mi sono già iscritta ad un corso di cucina thai. Ora mi stampo i tuoi post e mi leggo con curiosità...A presto! Ivy ( di dolcesenzazucchero.com)
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