Gyoza Contro il maialume politico

Con questo post partecipo all'iniziativa "Liberiamoci del maiale".

L'iniziativa coinvolge tutti quei blogger, non solo foodie, che vogliono dimostrare il proprio dissenso per la situazione politica con un post. Io ho deciso di partecipare perché in questo momento sono poche le cose che posso fare per esprimere il disgusto e la delusione per quello che sta succedendo. La mia protesta è un po' contro tutto il maialume politico: da una parte chi non ha la decenza e la dignità di farsi da parte, dall'altra delle fazioni deboli e indecise, che invece di cavalcare l'onda e proporre un'alternativa all'Italia e agli italiani, si limitano ad aggreggarsi alla massa che dà addosso al governo. E questo proprio alla vigilia del mio ritorno in Italia, dopo quasi 8 anni di vita all'estero!!!




Tornando alla ricetta, che ovviamente vede il maiale come protagonista, propongo questi Gyoza, dei ravioletti giapponesi, molto sfiziosi per un antipasto un po' fuori dal comune. L'ingrediente antipatico della ricetta, ma decisivo per il risultato finale, è l'erba nira o garlic chives o Allium Tuberosum. Nei supermercati italiani in genere non si trova, però magari si trovano i semini da piantare, per chi fosse interessato ad incrementare il proprio parco piantine aromatiche :-) Provate a chiedere al vostro negozio di agraria di fiducia, magari si trovano davvero. In fondo, è una parente stretta dell'erba cipollina.

Li ho cucinati diverse volte, l'ultima volta li ho pure proposti alla mia amica giapponese, che ha chiesto più volte il bis :-) Per la pasta ho sempre usato quella già pronta, apposta per i gyoza, che dovrebbe essere reperibile in un normale negozio asiatico. Sono sfiziosi, piacciono anche a chi di solito storce il naso difronte a cibi un po' "esotici", da gustare con una bella birra gelata e magari qualche rotolino di sushi. Per le istruzioni su come chiudere i ravioli (in realtà si possono chiudere come si vuole), vi rimando alla videoricetta di cooking with dog.


Gyoza (ca. 30)

Ingredienti:
1 confezione di gyoza skin* (30 pezzi ca.)

125 g. di carne di maiale tritata
100 g. di cavolo cinese
50 g. di cipolla
50 g. di nira

1 cucchiaio di salsa di soia
1 cucchiaio di olio di sesamo
1 cucchiaio di fecola
1 cucchiaio di sake
1 cucchiaino di aglio tritato
1/2 cucchiaio di zenzero fresco tritato
1/2 cucchiaino di zucchero
1/2 cucchiaio di oyster sauce
pepe

Per la salsina (dose per 1 persona):
1 cucchiaino di aceto di riso
1 cucchiaio di salsa di soia
Rayu (olio di sesamo piccante)

Unire in una ciotola capiente la carne, le verdure tritate e i condimenti. Mescolare molto bene finché tutti gli ingredienti sono amalgamati. Lasciar riposare in frigorifero per 30 minuti. Riprendere il ripieno e metterne un cucchiaino in ciascun cerchio di pasta. Bagnare leggermente i bordi della pasta con un dito, richiudere e mettere su un vassoio coperto di carta da forno con poca fecola di patate e continuare così fino ad esaurire il ripieno. Scaldare una padella con qualche goccia di olio di sesamo, mettere in padella due file di gyoza da 6, e dopo qualche istante ricoprirli fino a metà di acqua bollente. Mettere il coperchio e ritoglierlo solo quando l'acqua è evaporata tutta. Aggiungere qualche goccia di olio di sesamo e lasciare ancora 3-4 minuti finché non si è formata una crosticina. Servire in un piatto e gustarli con la salsina. Continuare fino a esaurimento dei gyoza. Buon appetito.

*Per chi non li trova o li vuole rigorosamente fare in casa, basta:
Mescolare
200 g. di farina di forza con
170 ml di acqua.
Si impasta, si lascia riposare l'impasto su un panno umido una ventina di minuti. Si divide l'impasto in 30 palline, e poi si procede a stendere ciascuna pallina con il mattarello ricavando un disco di circa 10 cm di diametro. Ecco pronti i gyoza skin.