23 aprile 2012

Ode alla laab gai
How to survive without cooking



L'ho scritto anche nel mio profilo: la laab gai è uno dei miei piatti preferiti in assoluto: si litiga il primo posto con i trentinissimi strangolapreti e sorpassa di poco la pizza di scarola e gli spaghetti alle vongole in bianco. Insomma, in cima alla mia classifica personale di food c'è un clamoroso scontro Trentino-Thailandia.

La laab gai - che è una semplice insalatina di carne di pollo tritata e condita con erbe fresche - non l'ho mai pubblicata su QCne semplicemente perché è impossibile da fare in Italia, vista la mancanza di ingredienti fondamentali quali coriandolo thailandese (ho provato a piantarlo ma è stato un fallimento), scalogno thailandese, riso thai tostato tritato. E la verdura di accompagnamento. Non è che non ci abbia mai provato, anzi, ma il risultato è stato sempre deludente. In fondo, il segreto di questo piatto è proprio nella scelta degli ingredienti perché poi di cottura o di preparazione c'è pochissimo.

E quindi adesso che in Thailandia ci vivo ne mangio in quantità industriali. E vi dirò di più. Non me la cucino nemmeno, la mangio sempre fuori. Perché in realtà... mangiamo sempre fuori. Tutte le sere finora (a parte una cena pseudo italiana improvvisata con una collega sudafricana, un collega neozelandese e la moglie thailandese). E lo facciamo per una serie di motivi.

Primo perché il fatto di stare soltanto tre mesi mi ha scoraggiato dal comprare ingredienti e orpelli per la cucina, sapendo che dovrei irrimediabilmente buttare tutto ciò che avanza o non serve. Secondo perché fa caldo, ma fa davvero caldo, sempre, notte e giorno. In casa il condizionatore è acceso perennemente e l'idea di accendere anche solo una piastra elettrica nel nostro bilocale di 40 mq mi fa già sudare. Terzo perché fondamentalmente se posso mi prendo volentieri una pausa dai fornelli. Amo sedermi a tavola e  farmi servire, soprattutto in un periodo come questo in cui la sveglia suona alle 5:50 e passo 9 ore a cercare di decifrare le e-mail sgrammaticate e confusionarie di clienti imbranati e distratti da tutto il mondo. Quarto perché non riusciamo a stufarci del cibo thai, delle consistenze, del piccante. Quando abitavamo in Germania ricordo che una cena thai ce la concedevamo 1, massimo 2 volte al mese. I gusti erano troppo forti e aggressivi, diventavano velocemente stucchevoli. Qui no, riusciamo a mangiare la laab gai quasi tutti i giorni con una certa scioltezza. Sarà l'MSG, il glutammato monosodico: dicono che i thailandesi (e gli asiatici in genere) lo usino molto per esaltare il sapore dei piatti e che dia dipendenza.

Quinto e ultimo motivo è che in Thailandia te lo puoi permettere. Una cena per due, comprese bevande, costa tra i 4 e i 6 euro (a trattarsi bene!). Ed è tutto fresco e preparato al momento. E si mangia seduti al tavolino, serviti e riveriti. Non ci sono piatti da lavare o buste della spesa da portare in giro (con 40 gradi e 90% di umidità). Onestamente mettermi a cucinare mi sembrerebbe un tantino autolesionista.

Sotto vi riporto la ricetta, così giusto per capire di cosa si tratta e di cos'è fatto questo piatto che mi fa impazzire così tanto. (Se vi piace la cucina thailandese e voleste saperne di più vi consiglio di comprare la bibbia del thai food - a mio parere).

Questa foto qui sotto è la verdurina (perché poi di insalata si tratta) di accompagnamento della carne di pollo tritata. Sono fagiolini serpente tagliati a pezzetti, cavolo, e un'erba che non mi ricordo più come si chiama e che ha un sapore simile al coriandolo. Rinfresca e serve a stemperare un po' il piccante.



Il top è berci assieme un bel bicchiere di tè thai ghiacciato. Si chiama cha, ma voi pronunciatelo con tante 'a', chaaaaaaaa...





Laab gai (gai= pollo, esiste anche la versione di maiale (mu) o di anatra, ma questa secondo me è la migliore)

450 g. di petto di pollo disossato senza pelle, tritato nel robot da cucina (ma secondo me qui lo fanno tagliato al coltello)
1 cucchiaio di polvere di riso tostato
2 manciate di coriandolo fresco tritato
2 cipollotti freschi, tritati
2-3 scalogni tritati
Menta fresca tritata
Pepe di cayenna
Succo di limetta
Salsa di pesce
Peperocino in polvere
Cavolo tagliato a fettine sottili e foglie di lattuga.


1
Scaldare una padella antiaderente su fuoco medio, senza olio.
2
Aggiungete il pollo, mescolare fino a cottura.
3
Togliere dal fuoco, scolare il liquido in eccesso.
4
Aggiungere la salsa di pesce e succo di limetta.
5
Mettere tutto insieme in un piatto con coriandolo, cipolla, scalogno, menta, pepe di Caienna, polvere di riso e peperoncino.
6
Aggiustare di sale.
7
Servire immediatamente su foglie di lattuga e accompagnare con il cavolo affettato sottilmente.
8
Guarnire con coriandolo.


Per la ricetta originale leggi qui.






Belen gossip Emma Marrone

16 commenti:

  1. Ciao sono Maria, scopro il tuo delizioso blog grazie al libro i-kitchen, ma che bell'angolino!! Piacere di conoscerti e complimenti per le belle ricette!!

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  2. non riuscirò mai a farli per gli ingredienti! Però so che è delizioso!!! :))) Un abbraccio cara e buon'avventura!!

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  3. Fantastico!Sarebbe un sogno mangiarlo lì direttamente, mi accontento di immaginarmi il gusto e di provare la versione "imbastardita" :)

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  4. Come non darti ragione? A queste condizioni anche io mangerei sempre fuori.
    PS sono contenta che ti stai (mi sembra) trovando bene :o)

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  5. Cara Marina, sei responsabile della mia frustrazione da cibo Thai. Sto chiedendo a chiunque incontro se conoscono a Milano un ristorante Thai perchè adesso DEVO provare (almeno in parte) questi sapori.PS: fai bene a non cucinare...!

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    1. A quanto mi dicono un ristorante thai fantastico, ma non proprio dietro l'angolo per te, è l'Elefante Bianco a Marina di Carrara, pare ci vada regolarmente l'Ambasciata Thai di Roma a mangiare, io lo seguo su Facebook e devo dire che mi ispira un sacco... anche se di sicuro una cena per tu non costerà 6 euro ;-)

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  6. Mi intriga molto, non conoscevo questo piatto! Semplice ma ricco di vuato! Peccato non poter replicare!!! mi toccherà venir in Thailandia! ;)

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  7. Ciao Marina!!!!!!!!!!!!!!! innanzitutto come stai??? mi sembra di vedere che stai bene e mangi ancora meglio :-)) Cavoli: 6 € per una cena/pranzo? ma corro lì subito!!!! Seconda cosa: grazie per l'intervento sul mio blog..oggi va meglio e mi sto riprendendo..passerà anche questa fase, passerà! Un bacio grande

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  8. Carissima Marina, io adoro il chaaaaaaa :-))
    Solo che poi.. Ho sempre mal di stomaco :-(
    Sono proprio una thai indegna di questo nome!
    Scherzi a parte, hai ragione: questa insalatina e' fantastica!
    Mangi sempre fuori eh..?! Che lusso ;-) scherzo. E' vero, anche i miei parenti raramente cucinano a casa: fa troppo caldo (dicono). La cosa ironica e' che cucinano solo durante le feste e grandi occasioni ! (l'apposto da noi).
    Sai che mi trovo a Cipro ora e qui, nella località di Ayia Napa, ci sono piu ristoranti thai di quanto ce ne siano in tutta Italia!
    Saluti dall'europa alla fa-raang piu simpatica di bkk!

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  9. Ciao Marina!
    Quanto tempo che non passavo da qui, ho trascurato per un po' non solo il mio blog ma anche i blog altrui!! Scopro però con piacere i cambiamenti nella tua vita e mi sono subita rifatta rileggendo i post che mi mancavano, è stato davvero bello seguirti attraverso l'assaggio dei vari piatti e la scoperta di questo bellissimo popolo che da sempre mi incuriosisce, se possibile ora desidero ancora di più di vedere la thailandia!!
    Un abbraccio.

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  10. Mi fai venire l'acquolina, sono totalmente ignara della cucina thailandese ma mi fai venire voglia di provarla! un abbraccione a entrambi

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  11. Ciaooo
    che bello sei a Bangkok! Io adoro la Tailandia e la loro cucina! Ho anche fatto un corso di cucina quando ero lì, ma hai ragione, qui in Italia replicare le ricette è un po' difficile senza gli ingredienti giusti.
    Questa mi sembra deliziosa e vorrei provarla, chissà che qui a Roma non riesca a trovare tutti gli ingredienti, magari al mercato di Piazza Vittorio!
    baci
    Ale

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  12. hai dei buonissimi motivi per mangiare fuori e io credo farei altrettanto, ho imparato ad apprezzare la cucina asiatica da quando l'ho mangiata sul posto, perchè è vero che qui in italia la cucina cinese e dintorni è una cosa che tenta di assomigliarle e non attrae particolarmente.......e ogni tanto comunque mi ci diletto anch'io nella mia cucina, ciao ti seguo volentieri ^___^

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  13. Ciao! Complimenti per il tuo blog e per questo bellissimo viaggio intrapreso! Sono rimasta molto colpita anche dal packaging. Strepitoso! Prima o poi proverò a farlo! Ho, da poco, aperto anch'io blog e poiché mi è stato donato un premio mi è toccato scegliere altri 5 blog a cui donarlo! E uno di questi è il tuo! Se ti farà piacere e avrai modo e tempo di accettarlo, potrai andarlo a ritirare sul mio blog Ecco il link: http://bricksandbread-paneemattoni.blogspot.it/2012/05/dessert-alle-fragole.html
    A presto, Rosalinda.

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  14. Carissima Marina, sono appena tornata da Parigi e lo sai? Ho voluto andare a mangiare in un ristorante Thai proprio pensando a te. Non c'ero mai stata ma è stata una esperienza molto gratificante. I piatti piccanti li ho dribblati perché io non sono un'appassionata della bocca "fiato del dragone" ma ho provato diversi piatti a base di gamberi e pollo di cui onestamente non ricordo il nome. E mentre mi gustavo il tutto ti ho anche pensata. Se devo essere onesta io farei proprio come te...chi te lo fa fare di cucinare quando qualcuno lo fa così bene e per così poco? Voglio venire anche io! Un bacione, Pat

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  15. mi hai messo una tale curiosità addosso che mi farò il giro di tutti i ristorai di NYC fino a che troverò quella fatta con ingredienti direttamente importati dalla madre patria :)

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